La storia di un’amicizia speciale, ma piuttosto complicata, inizia con piccoli scorci di vita quotidiana.
“È ciò che fa un amico”, introduce sempre un’azione che fanno i due protagonisti in favore l’uno dell’altro: ti solleva quando sei in difficoltà, supera le sue paure per venire in tuo aiuto, non si dimentica mai di te.
Quando tutti i bambini vanno al “Club degli Amici degli Animali” ci vuole andare anche il nostro bimbo con il suo elefantino, ma … sulla porta di ingresso trova un cartello che vieta loro di entrare.
I due amici di questa vicenda riescono a trasformare un brutto momento di emarginazione in un grandissimo riscatto, riuscendo nel finale a ritrovarsi con tanti altri bambini insieme ai loro animali in un bel giardino con tanto di rifugio sull’albero.
“Vi accoglieremo a braccia aperte. Perché è ciò che fanno gli amici.”
Un bel libro che fa vedere le differenze come ricchezza. La porta con il divieto di entrare lascia immaginare un salottino piuttosto scontato e noioso con animali compassati, mentre il mondo che hanno creato è pieno di vita e di amici, allegro ed accogliente.
Ai bambini piacciono gli animali e quasi tutti ne vorrebbero avere accanto uno. Per loro tramite si riesce a parlare di temi difficili da affrontare con semplicità.
La strada dell’assurdo per loro è immediatamente via di accesso al mondo fantastico che li accomuna, dove però possono conoscere le cose del mondo in modo alternativo.
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