Bilancio sociale e di sostenibilità 2021

Le tre principali linee guida che ci hanno accompagnato nel corso del 2021

Bilancio sociale 2021

Ripresa, Partecipazione, Sostenibilità.

Laura Bajardelli-Consigliera di amministrazione della Fondazione, con delega alla Sostenibilità

 

Le tre principali linee guida che ci hanno accompagnato nel corso del 2021 e, di conseguenza, qualificato la vita di FAM, sono stati concetti di ripresa, partecipazione e sostenibilità.

Partiamo dal primo: la ripresa. Il 2021 è stato, senza dubbio, un anno ancora in parte toccato dalla pandemia, ma questo non ci ha scoraggiati, anzi abbiamo arricchito e implementato molte attività rivolte agli ospiti, nonostante il rispetto delle misure ministeriali di contenimento, abbia reso il tutto più difficile. Una scelta che, però, si è rilevata vincente anche dal punto di vista dell’elaborazione, personale e di gruppo, della paura e della fatica generati dalla pandemia e dai suoi stessi effetti anche all’interno di FAM. Una forte determinazione nel proseguire, quindi, la nostra mission nel raggiungimento del benessere di chi fa più fatica, di cui molto di deve al lavoro di operatori, impiegati e dirigenti, volontari e amministratori e quanti hanno contribuito a sostenere i bisogni del momento, dimostrando capacità lungimiranti nel mantenere uno sguardo rivolto alle sfide aperte e ai traguardi da raggiungere.

La nostra Fondazione, come evoluzione di ente morale, non può permettersi di ignorare i bisogni, mancare nella collaborazione con il territorio o non cogliere l’opportunità dei cambiamenti. In fondo, abbiamo in mano la vita di persone, qui all’Asilo Mariuccia, minori e donne con figli che si rimettono in gioco e attendono un riscatto sociale di serenità e autonomia. Per raggiungere questi obiettivi, FAM lavora da sempre su valore e competenze delle risorse umane, consapevole che il ‘fare bene’ è il ‘fare insieme’, ovvero sostenere fortemente un lavoro di squadra attraverso la condivisione di esperienze e contenuti, nonché di pareri e osservazioni. Nasce da questo incipit la volontà di attivare nel 2021 processi di partecipazione attiva dei dipendenti per raccogliere, attraverso questionari e occasioni di confronto, riflessioni che restituiscano una fotografia delle relazioni all’interno delle strutture di accoglienza, ma anche l’interazione con il mondo esterno, per poter sviluppare nuove prospettive e a nuovi processi evolutivi della Fondazione.

Una delle sfide più importanti che ci vede tutt’ora impegnati verso il cambiamento sociale, economico e ambientale, è il tema della sostenibilità intesa come una garanzia sociale di ciò che avviene ‘dopo l’Asilo Mariuccia’. Sto parlando di educazione a una vera e propria autonomia di chi viene ospitato in FAM, significa creare durante la loro permanenza qui, percorsi di formazione per il lavoro e ricerca di un’occupazione, ma anche l’apprendimento della cura di sé a tutti i livelli, da quello alimentare, linguistico, fisico, psichico. Solo raggiungendo una consapevolezza di benessere per sé, infatti, si è in grado di prendersi cura di altri, ad esempio dei figli o dei genitori, ma anche di un luogo di lavoro, della propria abitazione e dell’ambiente in generale. Rendere sostenibile un’azione diviene, pertanto, una strategia che acquisisce un valore sociale, oltre che personale perché restituisce alla società un cittadino attivo capace di attivare, a sua volta, comportamenti che collaborano alla sostenibilità collettiva ed è a questo livello che l’impegno di FAM diventa sfidante.

Il nostro Bilancio Sociale di Sostenibilità non si ferma, infatti, ad assolvere un dovere normativo, ma diventa occasione per raccontare la realtà della Fondazione Asilo Mariuccia. Pertanto, leggerete all’interno di queste pagine ben dettagliate, ogni singola attività intrapresa, dati e numeri di FAM, testimonianze e donazioni, progetti e partnership. In queste poche righe, spero di aver stimolato la curiosità di conoscere più approfonditamente il metodo ‘Mariuccia’, un mood che contraddistingue ogni singola sede e realtà della Fondazione.

Concludo ringraziando il Team che mi ha affiancata nel redigere questo documento, evidenziando, in particolar modo, la presenza femminile capace di collaborare senza personalismi, esaltando il lavoro di squadra, un ulteriore passo verso gli obiettivi che “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” ci chiede: Sofia Leda Salati, per il coordinamento del lavoro; Elisa Fagnani e Chiara Dal Molin per la consulenza circa l’impostazione metodologica e le analisi quali-quantitative; Clara Pastori, per la revisione dei testi; …e naturalmente il nostro Direttore Generale Thomas Parma.