I Gatti del porto: da mamma ad aspirante tata

Durante il progetto “I gatti del Porto” una delle nostre mamme ha avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio che è durato da giugno a settembre.

Assistenza ai bambini durante lo svolgimento delle attività del progetto “I Gatti del Porto”, aiuto nel sistemare i giochi al termine delle attività e pulizia dei locali. Queste alcune delle attività svolte dalla nostra mamma. Abbiamo, inoltre, cercato di coinvolgerla nelle attività che si svolgevano con i bambini per mostrarle alcune idee da svolgere in autonomia con i bambini per un possibile lavoro da tata o da babysitter. Per questo motivo, affiancava anche l’educatrice, esterna alla nostra Fondazione, che teneva i laboratori.

La nostra mamma è stata molto contenta per questa opportunità di apprendere un mestiere: era desiderosa di imparare e di sperimentare il lavoro.

Abbiamo scelto di inserire questa mamma perché aveva più volte espresso il desiderio di voler lavorare con i bambini e abbiamo quindi pensato di inserire all’interno del progetto “I Gatti del Porto” l’opportunità di aprire un tirocinio per lei con dei task su misura, sia per il progetto che per la mamma.

La mamma ha potuto esprimersi, non solo come mamma ma come lavoratrice.

Ecco la sua testimonianza:

“Ho partecipato al Progetto ‘Gatti del Porto’ come assistente attraverso un tirocinio attivato con il CELAV. Credo che questo Progetto sia stato un atto di generosità da parte dell’Asilo Mariuccia: in un momento come il lockdown in cui i bambini non potevano uscire e frequentare il nido, hanno avuto la possibilità di poter usufruire di uno spazio nuovo, arredato e pensato proprio per loro. Il Progetto dei Gatti è stato un’opportunità sia per i bambini per imparare, giocare, muoversi, ma anche per me da diversi punti di vista: dal punto di vista professionale perché ho imparato cose nuove e ho potuto mettere in pratica cose che già conoscevo; dal punto di vista di mamma, perché al Progetto ha partecipato anche mia figlia che adesso ha 20 mesi, ed è stato interessante vederla giocare e imparare con gli altri bambini in un ambiente diverso dalla Comunità, ma che non era nemmeno un nido, uno spazio a misura di bambino in cui sentirsi liberi; dal punto di vista personale, perché poter cambiare ambiente per qualche ora al giorno e dedicarmi ad una bella attività come questa mi ha sicuramente aiutata in un momento così difficile come il lockdown."