Arte Come Ponte

Un laboratorio come legame tra la comunità e il mondo

Il momento dell’uscita dalle nostre comunità è sempre delicato, sia per le mamme che per i loro figli. Dopo mesi di confronto quotidiano e di relazioni intense e non sempre semplici, le donne che hanno ritrovato la serenità e l’equilibrio personale necessario per crescere i propri figli fuori dai circuiti dei servizi di accoglienza, devono abbandonare il nido accogliente e in parte limitante che le nostre strutture rappresentano.

Quando arriva il momento di lasciare la comunità sono contrastanti i sentimenti per i nostri ospiti: felicità e sollievo da un lato per l’obiettivo raggiunto, ma anche smarrimento e senso di precarietà invadono le mamme e, in modo diverso anche i bambini. Le famiglie, infatti, spesso non rientrano nelle case dove abitavano prima dell’ingresso in comunità, entrano in luoghi nuovi con grandi aspettative, ma anche timori.

E’ importante per noi osservare; le uscite e dimostrare che le relazioni non si interrompono bruscamente alla fine di un’esperienza. Abbiamo quindi risposto ad una richiesta dal servizio sociale di monitorare l’andamento delle prime settimane in autonomia di due nuclei familiari dopo l’uscita dalla comunità con la realizzazione di un progetto educativo ad hoc: Arte come Ponte, così l’abbiamo chiamato.

Arte come Ponte è un percorso di avvicinamento all’arte, laboratorio tenuto della Prof.ssa Marinella Boverio Navarrini, insegnante di storia dell’arte vicina all’Asilo Mariuccia e alla nostra comunità grazie al suo impegno quotidiano nell’aiuto allo studio di uno dei ragazzi che accoglievamo. Il corso artistico, aperto a tutti i bambini della comunità, li ha interessati molto e li ha aiutati nell’espressione delle emozioni e nell’acquisizione di competenze ed è stato il “pretesto” per far tornare in comunità i nuclei familiari che ci avevano chiesto di monitorare, sollevandoli dal conflitto interno che si agitava in loro nel desiderare di mantenere una relazione con il posto dal quale più volte hanno detto, loro e soprattutto le loro mamme, di voler andar via.

Abbiamo quindi risposto all’esigenza del servizio sociale dedicando uno spazio di accoglienza sia ai bambini che alle loro mamme e contemporaneamente abbiamo comunicato con i gesti ai nuclei ancora accolti che le relazioni significative possono mantenersi nel tempo e che è nel nostro interesse sapere di loro ed essere un riferimento possibile anche oltre il tempo dell’accoglienza.

Info progetto

Beneficiari: nuclei familiari (mamma-bambino) in uscita
Dove: Milano, Comunità di Via Loria
Durata del progetto: 2019