Le avventure, quelle belle, non finiscono mai: l’avventura della Fondazione Asilo Mariuccia, nata nel 1902 come rifugio per fanciulle e donne in difficoltà, per volere di Ersilia Bronzini e Luigi Majno e che, 120 anni dopo, resta un punto di riferimento per l’accoglienza e l’aiuto di donne, bambini e ragazzi in difficoltà a Milano e in Lombardia, sembra esserne la dimostrazione vivente.
Ogni giorno dell’anno, ventiquattro ore su ventiquattro, i nostri educatori lavorano per dare la speranza di un futuro migliore ai nostri ospiti. Le nostre 5 comunità e i nostri 22 alloggi per l’autonomia sono la dimostrazione che il Bene Comune si costruisce momento per momento con piccoli e grandi gesti e soprattutto, con l’attenzione per l’Altro, sia esso un bambino o un adolescente in difficoltà, una mamma sola o una ragazza che ha subito violenza.
L’importante è scoprire il buono e il bello che vive nell’altro, valorizzarlo e farlo crescere in un percorso comune di crescita. Il calendario 2023, anche quest’anno illustrato dalle preziose immagini del meraviglioso artista Dome Bulfaro, si ispira alla circolarità, una parola che è diventata, negli ultimi anni, piuttosto usata nel gergo comune. Se ne parla quando si parla di ecologia, di sfruttamento equilibrato delle risorse della Madre Terra, se ne parla in ottica di risparmio di energia e di produzione di beni.
Più in generale la circolarità è la proprietà di un evento di rigenerarsi senza fine, di rinascere e rifiorire ogni anno, come fanno gli alberi, di tornare alla vita, generazione dopo generazione. È la proprietà fondamentale della Natura. Ne facciamo esperienza nel ciclo delle stagioni. Anche nella vita di noi esseri umani la circolarità è un tassello fondamentale che ben sperimenta chiunque lavori all’interno delle nostre strutture. Qui, nelle nostre case, accogliamo persone in difficoltà. Difficoltà che a volte possono sembrare insormontabili, che sembrano spezzare quella linea continua che lega presente, passato e futuro. Ecco il meraviglioso lavoro che, ogni giorno, si fa all’Asilo Mariuccia.
Un lavoro di cura, simile a quello del contadino che semina e aspetta. I cambiamenti non sono improvvisi, l’educatore non è un mago: egli resta accanto, accoglie la paura, propone una strada, individua insieme agli ospiti delle soluzioni. Ricostruisce percorsi di resilienza. Un percorso di rinascita e rigenerazione con l’obiettivo di un ritorno alla Vita. Un percorso che non ha mai fine, perché chi ha ricevuto attenzione e rispetto non si sente più solo, non si sente un’isola: diventa un mondo. La nostra mission è che tutti i nostri ospiti ritrovino la capacità di generare speranza e fiducia, che diventino portatori dei valori che da oltre 120 anni ci spingono a fare sempre meglio.