Con “Coppia aperta quasi spalancata”, atto unico di Dario Fo e Franca Rame, in scena una riflessione ironica e contemporanea sulla parità di genere, per sostenere i progetti di FAM a favore di donne, bambini e ragazzi.
Era il 1982 quando Dario Fo e Franca Rame scrivevano “Coppia aperta quasi spalancata”, l’opera ideata da Franca Rame che ebbe un successo clamoroso in Italia e all’estero con oltre 700 rappresentazioni.
Il testo racconta la storia di Antonia, sposata da tempo con un uomo che non la ama più e costretta ad accettare continuamente relazioni extraconiugali da parte del marito, un fautore della "coppia aperta". Inizialmente, la donna prova tristezza, arrivando ad ipotizzare il suicidio; poi si rende conto di essere ancora giovane e dunque pronta per iniziare una nuova vita. Proprio quando ha strada libera, il marito comincia ad essere geloso e le impedisce di continuare una storia con un fisico, candidato Premio Nobel.
Sulla scia della grandi battaglie dalla fine degli anni ’60 e 70’ che portarono all’abrogazione del reato di adulterio, fino alla legge sul divorzio e alla legalizzazione dell’aborto, quest’opera metteva al centro del dibattito culturale italiano l’accettazione di un rapporto libero all’interno della coppia, senza vincoli di monogamia, un’apertura che per la prima volta nella storia dei popoli fosse bilaterale e non esclusiva prerogativa del genere maschile.
La tesi della commedia è riassunta in questa ironica espressione: “Prima regola perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio! Perché se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti ci sono le correnti d’aria!”.
La commedia torna in scena grazie alla direzione artistica di Max Zatta e 3 interpreti di particolare bravura: Luisa Zappa, Luigi Colombo, Davide Villa per sostenere progetti di formazione per le donne, i bambini e ragazzi di FAM.
“Questo spettacolo è stato ed è tutt’ora una sfida – dichiara Luigi Colombo protagonista maschile della commedia - Il testo è stato scritto negli anni ’80 quando l’Italia iniziava il suo percorso di ammodernamento della cultura patriarcale. In quegli anni ancora non si poteva parlare apertamente dei drammi vissuti da molte donne. Infatti lo spettacolo è tragicomico e abbiamo sempre ritenuto che solo la Signora Franca Rame potesse portare in scena un testo così intenso facendo ridere il pubblico.
Oggi i tempi sono cambiati, il dramma della violenza domestica è sulla bocca di tutti, e noi “Mattattori” pur mantenendo tutta la sacralità di questo testo, abbiamo voluto evidenziare il dramma che vive Antonia alla quale viene ripetutamente chiesto di trovarsi pure un amante, pur di lasciare vivere in serenità le avventure del marito.
Perché è una sfida continua? Ad ogni replica io e Luisa Zappa, incontriamo i due personaggi che pur facendo ridere il pubblico, portano in scena la difficile relazione dei due coniugi tenendo il pubblico incollato alla poltrona con le loro discussioni animate che a volte sembrano una danza”.
La Fondazione Asilo Mariuccia ringrazia sentitamente per questa iniziativa l’attrice Luisa Zappa; Luigi Colombo, attore fondatore e presidente dell'associazione “Mattattori APS” di Buguggiate (Va); Davide Villa, attore; Marco Colombo tecnico audio e Giovanni Cussino, attore e responsabile della compagnia Derivati Complessi.
Asilo Mariuccia è una Fondazione senza scopo di lucro. Operiamo, dal 1902, esclusivamente per fini di solidarietà sociale offrendo assistenza socioeducativa a donne e minori.
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